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        PRIMO PIANO LE AUTORITA' TESTANO IL 
        SISTEMA DI PASSERELLE. ASSEGNATI I LAVORI PER L'ILLUMINAZIONE 
        La 
        Grotta di Monte Cucco rivede la luce 
        di Gianluca Marchese 
        
        Il tratto "turistico" della Grotta di 
        Monte Cucco, il famoso chilometro circa da percorrere tra scale e 
        passerelle per godere di parte delle bellezze del sistema ipogeo, ha ora 
        il via libera delle autorità locali. Non quello su carta, per il quale è 
        arrivato anche il risultato degli studi condotti dalle università di 
        Urbino e Camerino, che hanno confermato come  
        l'ambiente della Grotta sia compatibile con l'apertura al pubblico. 
        Parliamo del via libera più "pratico" che si ricordi. La scorsa 
        settimana, infatti, a calarsi nelle tenebre del Monte Cucco, partendo  
        dall'entrata che dà verso Pian del Monte, è stato un gruppo tutto 
        istituzionale (con tanto di abbigliamento che per una volta andava ben 
        oltre l'informale) composto da Catia Mariani, presidente della comunità 
        montana Alto Chiascio, l'ente che gestisce la Grotta di proprietà degli 
        Uomini originari di Costacciaro e che l'ha messa in sicurezza e resa 
        fruibile con un sistema di scale e passerelle, monsignor Mario 
        Ceccobelli, vescovo di Gubbio, i sindaci di Costacciaro, Scheggia, 
        Gubbio, Fossato e Valfabbrica e il presidente del Parco del Monte Cucco 
        Ermenegildo Fabrizi, oltre a esponenti delle forze dell'ordine e della 
        guardia forestale. Il percorso è stato guidato da Francesco Salvatori e 
        Luca Poderini del Cens di Costacciaro. Fino all'uscita. Versante Pian 
        delle Macinare. Un po' strettina. Più difficoltosa dell'entrata. Una 
        volta fuori, nel complesso l'escursione è stata apprezzata da tutti. Si 
        chiude cosi il periodo di monitoraggio. Un mese e mezzo di test ha 
        permesso agli addetti ai lavori di sancire la piena compatibilità delle 
        visite con la tutela dell'ambiente e delle forme di vita presenti. Il 
        percorso turistico potrà ora essere inserito tra le eccellenze 
        turistiche della Regione. Per questo insieme alle altre autorità ha 
        indossato il casco illuminato anche Stefano Cimicchi, amministratore 
        unico dell'Apt regionale, che ha speso parole di elogio per le 
        meraviglie celate all'interno del Cucco, impegnandosi a inserire la 
        Grotta tra le opportunità turistiche più spettacolari dell'Umbria. 
        Rimane solo una cosa da fare, in pratica. Da qui all'apertura ufficiale. 
        Che dovrebbe arrivare (stavolta davvero) entro primavera. Massimo 
        estate. Portare l'energia elettrica all'interno. L’impianto 
        d'illuminazione, del resto, è pronto. Proprio nei giorni dell'escursione 
        delle autorità sono stati assegnati i lavori di allaccio della Grotta 
        alle reti elettrica e telefonica di Pian di Spilli e Pian delle 
        Macinare. Ad aggiudicarseli una ditta campana. L’appalto prevede la 
        realizzazione di condotte e linee interrate e protette e pozzetti di 
        ispezione lungo le strade esistenti. Le opere sono necessarie per 
        consentire il collegamento dalle cabine Enel e Telecom più vicine sino 
        all'ingresso nord delle grotte. Prevista anche la realizzazione di una 
        cabina. L’entità dell'appalto (iva esclusa) era pari a 141 mila euro 
        (soggetti a ribasso) per i lavori e a quasi seimila per oneri per 
        l'attuazione del piano di sicurezza. Tempi previsti per i lavori tre 
        mesi circa. 
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